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Programación en general => Programación Web => Base de Datos => Mensaje iniciado por: wonlniu45u6 en Mayo 25, 2013, 06:28:08 pm
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e rombante, appartiene al regno della
morte, come un cimitero d'automobili arrugginite. Vorrei che
conservaste quest'immagine nella mente, ora che vi parler?di
Cavalcanti poeta della leggerezza. Nelle sue poesie le ",louis vuitton outlet (http://www.italialouisborseoutlet.com);dramatis
personae" pi?che personaggi umani sono sospiri, raggi luminosi,
immagini ottiche, e soprattutto quegli impulsi o messaggi
immateriali che egli chiama "spiriti". Un tema niente affatto
leggero come la sofferenza d'amore, viene dissolto da Cavalcanti
in entit?impalpabili che si spostano tra anima sensitiva e anima
intellettiva, tra cuore e mente, tra occhi e voce. Insomma, si
tratta sempre di qualcosa che ?contraddistinto da tre
caratteristiche: 1) ?leggerissimo; 2) ?in movimento; 3) ?un
vettore d'informazione. In alcune poesie questo
messaggio-messaggero ?lo stesso testo poetico: nella pi?famosa
di tutte, il poeta esiliato si rivolge alla ballata che sta
scrivendo e dice: "Va tu, leggera e piana dritt'a la donna mia".
In un'altra sono gli strumenti della scrittura - penne e arnesi
per far la punta alle penne - che prendono la parola: "Noi si卬
le triste penne isbigottite, le cesoiuzze e'l coltellin
dolente...". In un sonetto la parola "spirito" o "spiritello"
compare in ogni verso: in un'evidente autoparodia, Cavalcanti
porta alle ultime conseguenze la sua predilezione per quella
parola-chiave, concentrando nei 14 versi un complicato racconto
astratto in cui intervengono 14 "spiriti" ognuno con una diversa
funzione. In un altro sonetto, il corpo viene smembrato dalla
sofferenza amorosa,Louis Vuitton Borse outlet (http://www.italylouisvuittonborsee.com), ma continua a camminare come un automa "fatto
di rame o di pietra o di legno". Gi?in un sonetto di Guinizelli
la pena amorosa trasformava il poeta in una statua d'ottone:
un'immagine molto concreta, che ha la forza proprio nel senso di
peso che comunica. In Cavalcanti, il peso della materia si
dissolve per il fatto che i materiali del simulacro umano possono
essere tanti, intercambiabili; la metafora non impone un oggetto
solido, e neanche la parola "pietra" arriva ad appesantire il
verso. Ritroviamo quella parit?di tutto ci?che esiste di cui ho
parlato a proposito di Lucrezio e di Ovidio,Louis Vuitton Borse (http://www.italylouisvuittonborsee.com). Un maestro della
critica stilistica italiana, Gianfranco Contini, la definisce
"parificazione cavalcantiana dei reali". L'esempio pi?felice di
"parificazione dei reali", Cavalcanti lo d?in un sonetto che
s'apre con una enumerazione d'immagini di bellezza, tutte
destinate a essere superate dalla bellezza della donna amata:
Bilt?di donna e di saccente core e cavalieri armati che sien
genti; cantar d'augelli e ragionar d'amore; adorni legni 'n mar
forte correnti; aria serena quand'apar l'albore e
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