Questa fu l'ultima occasione, che per circostanze fatali la repubblica di Venezia ha perduta; avvegnachè rinnovatasi la lotta colla Turchia nel 1695, essa invano tentò di associare ai suoi minacciati destini la Persia [Documento LX], ed allorquando nel 1714 il divano non potendosi adattare alla perdita della Morea, le intimava di nuovo la guerra siccome violatrice degli accordi di Carlovitz, essa non più ricorse alla Persia che stava impegnata in lotte civili, e soscrisse la pace di Passarovitz, che
Louis Vuitton pose fine alle sue speranze in oriente.
La repubblica fu assai lieta di questa legazione, ringraziò il re
Borse Louis Vuitton della Persia per la protezione ed i beneficii che accordava ai cristiani nei suoi regni, promise reciprocanza [Documento LIX], regalò splendidamente i padri dominicani, il contegno, le pratiche e le proposizioni dell'arcivescovo di Nashirvan altamente commendò[105].
Il dragomanno Fortis presentava quindi al senato una relazione di un colloquio secreto tenuto per ordine dei savii coi padri domenicani, i quali dissero che da lungo tempo il re persiano nutriva sentimento di vendetta contro gli Ottomani; e che se i capitoli della tregua di Babilonia e la guerra nel Conducar l'avevano finora obbligato a simulare l'odio implacabile contro i Turchi, il giovane e valoroso monarca desiderava prossima occasione di battersi contro di loro, d'accordo colla signorìa di Venezia, il granduca di Moscovia ed il re di Polonia, persuaso che tali alleanze
Christian Louboutin Scarpe avrebbero bastato per finirla una volta coll'impero turchesco [Documento LVIII]. Il Fortis aggiungeva nella sua relazione particolari notizie intorno alla condizione dell'esercito persiano, ed alcuni suggerimenti opportuni a mantenere per diversi scali il commercio colla Persia, durante la guerra, insieme ad una descrizione delle vie che da Venezia conducevano in Ispahan.
esponeva: come dopo di aver corsi molti pericoli particolarmente in Erzerum dove fu accusato per spia, egli giunse in Ispahan, presentò le lettere ducali allo shàh che le accolse affettuosamente, ed a cui narrò colla maggior efficaccia possibile le condizioni della guerra di
Louis Vuitton Outlet Candia. Il re della Persia ascoltò attentamente ogni cosa, di tutto chiese le più minute notizie e promise di dare pronta soddisfazione alle proposte
Louis Vuitton Borse della repubblica. Ma la nuova sopraggiunta della
Borsa Louis Vuitton resa di Candia, dal re con sorpresa e dolore sentita, mandò a vuoto le incamminate trattative; ed il desiderio dello
Gucci shàh di soddisfare alle richieste del veneto senato, dovette limitarsi a franchigie e protezioni accordate ai cristiani nella Persia, le quali sono attestate nella stessa lettera del monarca persiano [Documento LVII], nè poteansi sperare maggiori: perocchè egli avea dato ordine, che per riguardo alla veneta signorìa venissero i cristiani rispettati ed onorati, e godessero privilegi ed immunità in tutte le città e terre della Persia; ed anzi in qualsiasi luogo, dove si trovassero abitazioni dei cristiani, le immunità loro accordate dovessero
http://www.louisvuittonborsex.com estendersi a tutti gli altri abitanti di qualsivoglia condizione o setta si fossero. Assicurava inoltre il re
Borsa Gucci della Persia, di essere disposto ad accogliere con prontezza e di dare immediata esecuzione a ciò
Gucci Borsa che alla veneta signorìa sembrasse opportuno di proporgli, rispetto alle novità che potessero insorgere nei suoi rapporti coll'impero ottomano.
Però anche durante il secolo decimo ottavo
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