quali erano le implicazioni psicanalitiche.
L'Avana, Cuba. Incrocio tra la Ventunesima e Calle N. Il cielo è terso. La metà delle radio della zona è sintonizzata sul programma musicale del mattino. Sono le 11,30 e l'Orquesta Aragon echeggia dalle finestre e dalle porte aperte, dalle auto in corsa... Crash! anche da quelle non più in corsa.
Acciaio di paraurti americani dentro lamiere d'acciaio americano: un brutto tamponamento. Una piccola folla.
Cresce la tensione.
La radio continua a funzionare: " Cochero pare, pare cochero
Louis Vuitton Borsa!"
Il tassista
Louis Vuitton Borsa, il tamponato, li ha presi in parola, all'Orquesta Aragon. Si è fermato di colpo.
"Ombrellaio del cazzo
Borsa Louis Vuitton! Frenare di colpo in mezzo a un incrocio!"
Un tizio corpulento e scuro di carnagione, bianco di razza, sta arrotolando le maniche della camicia.
Tra breve, niente spazio alle spiegazioni.
Forse qualcuno in mezzo alla piccola folla sta già scommettendo.
"Calmati, compagno. Possibile che tu non abbia visto il tizio che ha attraversato la strada?"
Il tassista è nero, più snello ma aitante, giovane
Louis Vuitton. Nariz aplastada: naso appiattito dalla pratica dello sport nazionale. L'uomo grosso, le maniche della camicia una su e una giù, rallenta la marcia d'avvicinamento, interdetto.
"Che cazzo dici, cumpai
Prada. Ho visto solo una tizia vestita un po' vistosamente."
Una voce dalla folla: "Quale tizia vistosa. Era un ragazzo. Sembrava un matto
http://www.itborsa.info, un extraterrestre. Ha svoltato l'angolo e una mandria di bambini ha iniziato a corrergli dietro."
Il tizio corpulento si gratta il capo.
Ha potuto valutare l'espressione dell'eventuale avversario. Tranquilla. Olimpica.
Corporatura: atletica.
Nariz aplastada e sopracciglia lucide: almeno una settantina di incontri.
Il peso, più o meno: settentatre-settantaquattro chili. Un welter, anche se qualche chilo in sovrappeso, è un avversario temibile
Prada Borse.
Veloce, efficace. Si gratta il capo, il tizio corpulento.
"Beh, amici. Vediamo i danni."
4
Il dipinto di Audubon, una riproduzione, occupava tutta la parete dietro la scrivania.
Due colombi migratori, il piumaggio rossiccio e blu-grigio, probabilmente una coppia. Frederick Jay Siegler sapeva molte cose su quella specie. Ma non ricordava se, come altri volatili, i colombi migratori si accoppiassero con lo stesso compagno per tutta la vita. Guardando la riproduzione del famoso dipinto, uno sarebbe stato portato ad augurarselo.
Era una coppia perfetta.
Probabilmente la femmina era quella sul ramo più basso, che volgeva il capo all'insù e indietro.
I colombi migratori non presentavano un diformismo sessuale accentuato.
Sulle altre pareti dell'ufficio, un poster con una foto di nativi americani nelle foreste della Florida. Guardavano l'obiettivo per una foto in posa che pareva appartenere a un'epoca scorsa. Eppure la foto non era così vecchia. Risaliva al 1944, o al 1945.
Fotografie di artisti di Rock n' Roll, i più famosi che Frederick Jay aveva diretto in qualità di manager. C'era James Jewel Osterburg, meglio noto come Iggy Pop.
Un tossicomane.
Che Jay aveva trasformato in una miniera d'oro.
Lou Reed
Borsa Prada.
Una checca tossicomane.
Jay l'aveva imposto come "grande artista".
Entrambi era assurti alla fama, all'olimpo di quella succursale non geografica di Babilonia, al ruolo di stelle Related articles:
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